La via della seta da sempre porta in Italia: un diario visivo dei codici orientali nel lifestyle italiano.
“Oriente Italiano” è il nome che la manifattura di ceramiche italiane Ginori, diede ad un disegno ispirato all’Oriente che Gio Ponti aveva creato nel 1946.
In realtà il disegno – che rappresenta un fiore stilizzato – evocava atmosfere orientali ma si ispirava anche al motivo “a garofano” delle ceramiche fiorentine tradizionali.
Prova che tra l’Italia e il lontano Oriente c’è sempre stata una comunanza di gusti e di sensibilità.
L’amore per la cultura orientale, nel nostro paese, è, prima di tutto, culinario. I ristoranti cinesi e giapponesi sono stati forse i primi ristoranti “esotici” che hanno avuto successo nelle nostre città e che ormai sono parte del nostro lifestyle tanto da ricevere anche i riconoscimenti stellati dalle guide gastronomiche.
Mangiare “sushi” o “cinese” è diventato parte delle nostre abitudini e gli oggetti tipici delle tradizioni gastronomiche orientali – dal wok alle bacchette e alle teiere di ghisa – sono entrati nei cassetti delle nostre cucine.
Il concetto di fusion è diventato, perciò, una corrispondenza biunivoca.
Gli Chef italiani hanno assorbito la cultura estetica e gastronomica di molti loro colleghi orientali e gli Chef del Far East hanno iniziato ad affiancare alla loro tradizione, i prodotti e le preparazioni italiane, in uno scambio che ha arricchito enormemente le nostre esperienze e il piacere di goderci le cose buone della vita!