I cocktail si bevono in tutto il mondo ma l’aperitivo, a Milano, è un’istituzione: il nostro sguardo sull’arte del bere nella nostra città.
Dal Camparino Zucca di inizio Novecento, dove il ghiaccio veniva portato dal carretto coi cavalli, alla “Milano da bere” degli anni ‘80, passando per Expo 2015 e pensando alle Olimpiadi del 2022: il rito dell’aperitivo fa parte della storia di Milano.
La cultura del buon bere, secondo noi, è cresciuta costantemente e oggi, proprio nella città della moda, si pensa sempre di più alla qualità della materia prima e sempre meno al trend del momento.
Perciò, in questi ultimi anni, il nostro portfolio si è arricchito delle creazioni di bartender preparati e appassionati: abbiamo fotografato i mix più inediti e i grandi classici, abbiamo raccontato il rito dell’aperitivo nei grandi alberghi storici e le proposte dei locali più sperimentali.
Sicuramente un classico, come diceva Calvino per i libri, “non ha mai finito di dire quel che ha dire”; perciò un cocktail della tradizione ben fatto sarà sempre intramontabile.
(Siete curiosi di conoscere i mix e gli ingredienti originali dei cocktail classici? Vi consigliamo The Savoy Cocktail Book, considerato un po’ la bibbia della mixology classica, scritto nel 1930, da Harry Craddok, bartender del famoso hotel londinese)
Ciascun “incontro fotografico” è stato preziosissimo, non solo perché fotografare “i liquidi” come si dice in gergo, è una sfida tecnicamente affascinante, ma anche perché siamo venute in contatto con persone e realtà straordinarie, alcune delle quali vogliamo condividere con voi.
Infine, volete sapere quale sia il nostro cocktail preferito in questo
momento?
Nessun dubbio, E’ il gin tonic.