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Brambilla Serrani nasce nel 2007 dall’incontro tra Francesca Brambilla e Serena Serrani.
L’integrazione delle loro rispettive formazioni e del loro temperamento forgia un sodalizio di ferro, unico nel panorama della fotografia italiana.
Un’unione professionale dove il profilo dell’una rinforza e arricchisce quello dell’altra, in una dialettica volta a perfezionare di continuo le doti tecniche di entrambe e la sensibilità creativa che accomuna la loro visione.

Francesca Brambilla, milanese, studia e si diploma in Fotografia all’Istituto Europeo di Design di Milano.

Il suo più importante maestro e mentore è Joseph Edward Rozzo, fotografo, docente e regista statunitense, dal quale apprende non solo le tecniche fotografiche ma, soprattutto, il valore emozionale che sta dietro la creazione di un’immagine.

Il suo amore per la fotografia, infatti, nasce in maniera istintiva e viscerale come diretta conseguenza del suo modo di essere.

Aperta, passionale ed entusiasta, il primo istinto di Francesca è sempre quello di andare incontro a chi ha di fronte, creando un dialogo fatto di empatia, di condivisione, di attenzione umana ed intellettuale.


La sua prima esperienza professionale è nella fotografia di fine jewellery e accessori grazie alla quale, lavorando per importanti testate di moda e lusso, inizia a perfezionare la sua tecnica e a coltivare l’amore e la cura per il dettaglio.

Apparentemente lontano dal suo temperamento, l’universo ponderato e razionale dello still life è, invece, il territorio che più stimola il talento e la creatività di Francesca.

Fotografare un oggetto non è un ostacolo al dialogo emozionale che mette alla base della sua professione: “Dietro gli oggetti – dice Francesca – c’è sempre l’anima di chi li ha creati”, ascoltarli e incontrarne la storia è, perciò, una sfida ancora più stimolante.


Dopo alcuni lavori per testate di arredamento e lifestyle, Francesca si avvicina alla food photography iniziando una collaborazione stabile con la casa editrice Food Editori. Ne dirige il reparto fotografico, occupandosi della gestione delle testate del gruppo e assumendo il ruolo di kitchen coordinator.

Le sue doti umane e professionali la rendono la persona ideale per coordinare i diversi ruoli che ruotano intorno alla creazione di un’immagine di food.

Così, nasce il suo speciale approccio alla fotografia che la renderà una delle più importanti interpreti dello still life in Italia: una fotografia che è, al tempo stesso tecnicamente sofisticata e profondamente istintiva, sviluppata sullo studio della luce naturale e dei suoi effetti sul soggetto, sulla predilezione dell’utilizzo di una fonte di luce univoca anche in studio, una luce “secca” in grado di esaltare la materia e la sua texture.


Serena Serrani, anconetana, studia Scienze delle Comunicazioni all’Università Politecnica delle Marche, dove si laurea in Filosofia dei Linguaggi con una tesi sul linguaggio fotografico.

Riflessiva e acuta osservatrice, Serena ama il cinema e la fotografia considerandoli i linguaggi più affini alla sua sensibilità, tanto da proseguire gli studi con un Master in Fotografia dello Spettacolo, coordinato da Silvia Lelli.

Un’apparente antinomia quella tra la fotografia e le arti drammatiche che rappresenta, per Serena, una delle più grandi sfide: raccontare in un singolo istante il fluire dell’azione, il movimento, la narrazione.

Per racchiudere una storia in un’immagine, bisogna comprenderne il senso profondo, conoscerne i tempi narrativi, trovare un’empatia con il regista, gli attori e il testo teatrale, per arrivare alla sintesi.


Ma, a teatro, tutto è irripetibile e mutevole, soprattutto la luce. “A teatro” dice Serena “la luce stessa è parte della narrazione e varia al variare della storia che si vuole raccontare”. Chi fotografa, dunque, non può sceglierla, ma solo saperla catturare.

La tecnica aiuta a raggiungere questo obiettivo, gli studi filosofici fanno il resto: non esiste visione senza pensiero.

L’inizio del percorso professionale di Serena è profondamente influenzato da Silvia Lelli e Roberto Masotti, dai quali apprende le basi per approcciare e ritrarre la multiforme realtà del Teatro.

La fotografia teatrale è un terreno in cui sviluppa un talento unico: lì dove tutto è irripetibile e l’imprevisto è la sola costante, dove la luce cambia con la storia che si vuole raccontare, Serena si trova perfettamente a suo agio.


Parallelamente, sviluppa un forte interesse per le tecniche di post-produzione e di stampa fine art, acquisendone una profonda competenza grazie alla collaborazione con il Laboratorio Colore 2.

La sua speciale relazione professionale col mondo dello spettacolo, della cultura e delle arti performative non si interrompe e si confermerà sempre densa di successi, segnata dalla collaborazione ultra decennale con la regista Serena Sinigaglia e la Compagnia Teatrale Atir e consacrata dal Premio Hystrio “Occhi di scena” ricevuto da Serena come migliore fotografa teatrale.


Nel 2006, Francesca e Serena si incontrano.
Insieme, iniziano un intenso percorso professionale scattando campagne pubblicitarie italiane ed internazionali, realizzando reportage, progetti di brand image e progetti editoriali per i più importanti magazine italiani.

Annoverate tra le più autorevoli interpreti di food photography in Italia, definiscono l’immagine visiva della gran parte dell’alta ristorazione italiana e di molte grandi aziende alimentari.
Curano l’immagine fotografica di più di 70 libri pubblicati con le più prestigiose case editrici tra cui Flammarion, Mondadori, Rizzoli, Giunti e Feltrinelli.

Dal 2009, diventano le fotografe ufficiali dell’International Food Congress “Identità Golose” e contribuiscono alla sua consacrazione come uno degli eventi più rilevanti nel panorama internazionale, partecipando alle edizioni di Milano, Londra, New York, Los Angeles, Boston e Chicago.

Contemporaneamente, si esprimono con successo nella ritrattistica, dove la sensibilità e la profondità di entrambe si traducono in un’incisiva galleria di ritratti di manager, chef, imprenditori, personaggi dello spettacolo, della società e della cultura con una capacità di introspezione e rivelazione del soggetto uniche.

Entrambe, forti della loro sofisticata preparazione tecnica e di un’attitudine naturale alla didattica, dal 2008, diventano docenti al Corso di Formazione Avanzata di Fotografia dell’Istituto Europeo di Design (I.E.D.) di Milano.


Mostre e Riconoscimenti
2006 / Serena Serrani “Human Work, European Photographic Exhibition” mostra collettiva itinerante in varie città d’Italia.
2007 / Serena Serrani Mostra collettiva presso Hypegallery, Milano.
2008 / Francesca Brambilla Mostra personale “Mani in pasta”, Taste Firenze.
2010 / Brambilla Serrani Mostra collettiva “Porto Cervo Food Festival”, Porto Cervo.
2012 / Serena Serrani Vincitrice premio “Hystrio Occhi di Scena” come miglior fotografa teatrale.
2013/ Brambilla Serrani Mostra collettiva EatArt, Spazio San Giorgio, Bologna.
2014/ Brambilla Serrani Mostra collettiva Parlando con voi, Storia di Trenta Fotografe italiane MIA Art Fair, Milano.
2016/ Brambilla Serrani Mostra personale “Solo in un gesto”, Kitchen Milano.
2017/ Brambilla Serrani Vincitrici Primo Premio “The Philip Harben Award for Food in Action” al concorso Pink Lady Food Photographer of the Year 2017.
2017/ Brambilla Serrani Mostra collettiva “Parlando con voi. Fotografe italiane 1965-2015” Triennale, Milano.
2018/ Brambilla Serrani Finaliste all’ Event Photography Awards 2018, categoria “Behind the Scene e Food & Drink”.
2019/ Brambilla Serrani Finaliste all’evento “Food Photo Festival 2019” Vjele, Danimarca.
2020/ Brambilla Serrani Selezionate per la mostra Food Photo Festival Art Exhibition presso Foodexpo 2021 a Herning, Danimarca.
2022/ Serena Serrani “Il Mare per tutti” Concorso Parco Nazionale dell’Asinara – vincitrice 3° posto sezione “Flora e Fauna”.
2023/ Brambilla Serrani Mostra collettiva “Parlando con voi. Immagini e parole di 30 fotografe italiane” Auditorium Sant’Agostino, Civitanova Marche.